Storia della barba e dei suoi significati
Paese che vai o epoca che vai... barba che trovi. Volendo potremmo riassumere così il concetto e la storia della barba. Perchè avere la barba non ha simboleggiato sempre la stessa cosa presso tutte le civiltà, così come all'interno della stessa popolazione, non è stata sempre ben vista o mal vista.
Storia della barba
Il tempo, la cultura predominante, la religione hanno dettato di volta in volta la moda e lo stile ufficiale. In linea di massima però avere la barba è quasi sempre stato sinonimo di virilità, potere e saggezza, in quanto peculiarità dell'uomo adulto e fertile. Cosi in Mesopotamia era abitudine far sfoggio di una folta e lunga barba, accuratamente pettinata e arricciata, mentre in Macedonia, un giovane e glabro Alessandro, forse per imbarazzo verso i suoi rivali, impose la rasatura e divenne usanza comune usare il rasoio.
E lo sapevate che durante diverse dinastie egizie avere la barba era proibito sia per una questione igienica, sia perchè radersi era un dovere religioso inflessibile? Sempre per motivi religiosi gli islamici portano la barba lunga per assomigliare quanto più possibile al profeta Maometto, mentre per gli ebrei tagliare la barba era considerato addirittura sacrilegio.
E in Italia? Come è stata considerata la barba nel corso del tempo?
Come in tutte le civiltà, anche noi abbiamo subito regole ed influenze del tempo e delle tradizioni. Ad esempio ai tempi dell'antica Roma, la barba era considerata simbolo di forza e vigore, tanto che per i giovani uomini il primo taglio della barba era un passo importantissimo, tanto da divenire un vero e proprio rituale noto con il nome di "depositio barbae". Nell'epoca medievale la barba folta era appannaggio di saggi ed anziani, mentre nel rinascimento ci fu un vero e proprio boom del look barbuto.
Gli uomini erano soliti stirare ed acconciare barba e baffi con l'aiuto di ferri caldi, per poi profumarli ed incerarli per tenerli fermi nella forma desiderata. Il '700 vide l'avvento delle parrucche e delle ciprie sul viso, e questo non era compatibile con la barba, che però tornò ancora nel secolo immediatamente successivo, e fino ai giorni nostri è un'alternarsi di mode.
Simbologia della barba
Abbiamo visto che, fatta eccezione in epoche e luoghi dove per imposizione o ferrea regola religiosa da seguire, portare la barba è quasi sempre stata un'abitudine diffusa in tutte le popolazioni ed in tutti i periodi storici. Anche la simbologia del portare la barba è spesso simile e comune un pò a tutte le culture. Viene quindi spesso associata alla virilità, per distinguersi dai giovani ragazzi che invece non ce l'hanno ancora. Un uomo con la barba è un uomo quindi non più acerbo e pronto a procreare e proteggere la prole. Che sia una similitudine sensata o meno non possiamo dirlo, ma sta di fatto che anche diversi studi recenti dimostrano che le ragazze e le donne trovano molto più attraenti gli uomini con la barba rispetto ai visi maschili perfettamente rasati.
Inoltre ognuno ha anche la propria storia della barba. Con il passare degli anni, la barba diventa bianca, e questo viene interpretato come sintomo di saggezza a cui portare estremo rispetto. Anche nelle civiltà dove era vietata infatti, era spesso concesso solo ai saggi sfoggiare la barba lunga e bianca, proprio per sottolineare il ruolo di guida che egli assumeva nel contesto sociale. La barba è sempre stata anche associata all'immagine della forza fisica. Questo perchè i guerrieri nell'antichità, ma anche i soldati o i ribelli durante ogni rivoluzione che si è avuta nel corso dei secoli, erano soliti portare la barba.
E' evidente che le condizioni estremamente precarie, la mancanza di tempo e di comfort rendevano impossibile raderla. Con il termine "barbudos", ad esempio, erano conosciuti i rivoluzionari di Cuba del movimento 26 luglio, che però in questo caso avevano preventivamente deciso di non radersi fin quando non avessero ottenuto la vittoria. Attenzione però, non sempre la barba viene considerata un simbolo di prestigio e rispetto. Come sempre è l'abito a fare il monaco, per cui portare la barba significa necessariamente sapere curare la barba. E se non voglio curarla cosa succede? Beh il passo da essere considerato "barbuto" a diventare "barbone" è davvero brevissimo!
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La barba oggi
E oggi? a cosa dobbiamo questa invasione di uomini barbuti di tutte le età? A quanto pare fa parte della storia della barba anche questa ondata. Era da 40 anni che non si vedeva forse un così massiccio ritorno al look barbuto. Non a caso 40 anni fa erano gli anni 70, e come abbiamo spiegato, ribellioni e tumulti sociali vanno a braccetto con l'usanza di avere la barba. E come ogni moda, quando poi fa il suo corso, lascia spesso spazio al suo opposto. Per cui dopo quegli anni abbiamo assistito ad un, oggettivamente bruttino, avvento dell'uomo depilato e liscio in ogni parte del corpo.
E adesso ci risiamo, ritorna di moda portare la barba, tanto che in ogni angolo delle città spuntano nuove botteghe di barbieri, anche se la globalizzazione ci impone di chiamarli "barber shop". E forse soltanto nel XVII secolo si era vista una mania di curare la barba come ai nostri giorni. Dappertutto nascono linee di prodotti per ogni tipo di barba, e gli uomini fanno a gara per provarli tutti e viziare i loro visi barbuti. Allora ci sentiamo di tranquillizzarvi tutti. Non siete diventati improvvisamente vanitosi!
A quanto pare la scienza dice che l'evoluzione della moda dura circa 40 anni. Per cui sembrerebbe praticamente "scientifico" se negli anni '80 avevamo assistito al cambiamento dal portare la barba al portare i baffi. E poi negli anni '90 la moda è stata dominata dal pizzetto, per poi ritrovarci, come abbiamo accennato, a visi lisci e curatissimi, quasi femminili. Anche questa è storia della barba, per cui se qualcuno vi accusa di essere modaioli, voi date la colpa alla scienza e sfoggiate orgogliosi la vostra barba!